
Giovedì scorso, approfittando di uno scorcio tra le nuvole e non curante di un seeing mediocre, ho provato ad effettuare una ripresa di Giove. Ho utilizzato un newton 200 f5, portato a f15 con una barlow TeleVue. L'immagine deriva da un filmato di 120 sec. ripreso con la webcam Philips Toucam pro II, la quale, essendo dotata di un vero sensore ccd (e non CMOS), è particolarmente adatta a questo tipo di utilizzo. Per via del seeing affatto favorevole, ho deciso di riprendere a 10 fps.
Ho in seguito elaborato il filmato con Registax (http://www.astronomie.be/registax/) ed ottenuto la foto che vedete, derivante dalla somma di 240 tra i migliori frames.
Ho in seguito elaborato il filmato con Registax (http://www.astronomie.be/registax/) ed ottenuto la foto che vedete, derivante dalla somma di 240 tra i migliori frames.
Ovviamente, per aver rimosso l'obiettivo originale della webby (che contiene un filtro ir-cut), ho dovuto utilizzare un filtro ir/uv-cut (della Baader, nel mio caso). Ciò al fine di ottenere una resa cromatica più fedele possibile ed un'immagine più 'nitida'. Il sensore ccd, infatti, è sensibile all'infrarosso e, se non viene tagliata, questa lunghezza d'onda si somma alla ripresa in luce bianca riducendo il dettaglio generale.
Un aspetto entusiasmante delle attuali tecniche di ripresa/elaborazione digitali, risiede nel gran numero di dettagli che l'amatore medio può catturare, anche disponendo di un'attrezzatura commerciale di media qualità. Pensando ai risultati che 15 anni fa si potevano ottenere con la fotografia chimica...vengono i brividi!!
Di seguito allego la stessa immagine di Giove (ingrandita 1,5 volte) con le etichette delle formazioni che sono riuscito a identificare.

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